Recentemente mi è capitato di tentare di visualizzare alcuni siti che avevo tra i segnalibri (bookmark), salvo scoprire questi essere inaccessibili a causa di fantomatici sequestri della autorità giudiziaria e/o di qualche autorità garante di non ricordo bene cosa, ma suppongo garante degli introiti di grandi aziende.
Ecco quindi la scoperta della genialata del cosidetto Piracy Shield. Cioè il nulla assoluto.
Internet non è stata inventata (rete in italiano risulta femminile) dagli italiani, o dalla lega calcio, o da altri geni pagati profumatamente per dire cazzate ad altri geni che tanto non capiscono nulla. Certo, in Cina hanno un grosso firewall nazionale il quale consente di bloccare le comunicazioni poco gradite alla dittatura di stato, pardon, partito comunista, ma fortunatamente in Italia, sebbene succubi di persone ignoranti, non siamo in Cina, e questo grosso firewall non esiste.
Quindi il cosidetto Piracy Shield, non potendo bloccare le comunicazioni nazionali, tutto ciò che fa è creare una black list a livello server DNS nazionali, in modo che quando voi digitate, ammesso che siate sufficientemente intelligenti da digitare l'URL di un sito, invece di cercarlo con un motore di ricerca, www.pincopallochefigosonounpirata.it i server DNS dei vari ISP (Internet Service Provider), incluso Google, vi reindirizzano a una pagina dal fare minaccioso, che indica un teorico sequestro del sito, come se un sito fosse fisicamente sequestrabile (avendo un backup, si sposta su un altro server in qualche ora, con buona pace di eventuali sequestratori)...
Tutto ciò è risolvibile semplicemente utilizzando server DNS aperti (open free DNS server) di stati stranieri. La navigazione risulterà un poco più lenta, ma potrete consultare qualunque sito in nome della libertà di informazione.
Il risvolto della medaglia è che oltre agli ISP italiani, in questo modo le vostre connessioni potrebbero essere sorvegliate anche da stati esteri, ma nella maggior parte dei casi non credo questo sia un problema.
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